È andato in scena lo scorso fine settimana ad Agordo il quarto Dolomiti Rally, secondo appuntamento della Coppa Rally Quarta Zona. Nove le prove speciali che hanno animato la competizione bellunese organizzata dalla Dolomiti Racing Motorsport, nove tratti cronometrati che, seppur contraddistinti da un
basso chilometraggio, hanno reso impegnativo e selettivo il percorso di gara. Bella prova per il veloce Bernd Zanon che, egregiamente coadiuvato da Denis Piceno, ha colto un ottimo nono posto nella graduatoria assoluta ed ha occupato la prima piazza nella classe Super 1600 e la seconda di gruppo A al volante dell'inconfondibile Renault Clio.
Il trevigiano Filippo Lorenzon, supportato dall'esperto Roberto Scopel, si è calato nell'abitacolo della Renault Clio Super 1600 per effettuare una gara test; nonostante una toccata su un terrapieno che gli ha fatto perdere del tempo, intasca un buon secondo posto di classe e sesto di gruppo A.
Al via con la Renault Clio RS di classe S3/N3, l'equipaggio formato da Flavio Vettoretto e Melania D'Agostino porta a termine una gara regolare e sale sulla pedana d'arrivo situata nella piazza centrale di Agordo in quarta posizione di classe. Migliorandosi prova dopo prova, i combattivi Adriano Capraro e Mara Dal Col conquistano la vetta del gruppo Racing Start e la classe RS4 con la loro Renault New Clio auto-preparata. Week-end decisamente difficile per i bellunesi Omar Burigo e Moreno Da Rold; dopo aver occupato nelle prime fasi di gara le posizioni alte nella classe E6/A6, sono stati rallentati da alcuni problemi sulla loro Opel Corsa GSI che li ha fatti retrocedere in fondo alla graduatoria.
Con la grinta che li contraddistingue, però, non si sono persi d'animo e sono riusciti comunque a portare l'auto alla fine in settima posizione di classe.
Debutto sfortunato, invece, per il giovane figlio d'arte Matteo Selvestrel il quale condivideva l'abitacolo della Peugeot 106 di classe E5/A5 con Christopher Davare.
Dopo un buon avvio di gara, il duo è incappato in un'innocua uscita di strada sulla sesta speciale e, non riuscendo a rimettere la vettura in strada, sono stati costretti ad alzare bandiera bianca.