Erano otto gli equipaggi targati Vimotorsport presenti alla ventiduesima edizione del Prealpi Master Show, kermesse motoristica tra le più amate del nord - est organizzata dal Motoring Club e valida come secondo appuntamento del consolidato Challenge Raceday Rally Terra, la serie ideata da Alberto Pirelli
dedicata agli amanti dei fondi sterrati.
Bella prova per il driver di casa Filippo Lorenzon che, affiancato da Gianpietro Soldan, si è messo in luce al volante della Skoda Fabia nell'affollatissima classe R5 che contava al via ben trentanove vetture.
Costantemente nei dieci assoluti, il trevigiano si è visto sfuggire un paio di posizioni nel corso dell'ultima speciale disputata al calare del buio che lo ha portato così a chiudere all'undicesimo posto della generale con un distacco di appena venti centesimi dall'ambita top ten.
Lontano dai rally da due anni, il campione europeo della velocità in montagna Christian Merli, allo start a bordo della Skoda Fabia e navigato da Denis Pozzo, ha concluso la sua apparizione in terra veneta in ventinovesima piazza di classe R5 dopo che, un testacoda sulla prima PS e la rottura di un tubicino dell'impianto frenante subito dopo l'avvio del secondo tratto cronometrato, gli hanno fatto lasciare sul tracciato un paio di minuti e la speranza di poter lottare per una posizione nella parte alta della classifica.
Ventiseiesimo posto di R5 per il mai domo Brik il quale, con alle note l'esperta Paola Valmassoi, ha portato al traguardo anche lui la millesei preparata della casa ceca dovendo fare i conti però con una toccata su una rotoballa che gli ha fatto perdere la concentrazione ed ha condizionato il proseguo della sua competizione.
Fine settimana impegnativo per i bellunesi Davide Selvestrel e Lorenzo Micheletto che, con la loro Peugeot 106 di classe A5/E5, hanno chiuso in quinta piazza di categoria complice una penalità di 20 secondi per un ritardo al C.O. ed un contatto con un albero durante la prima frazione di gara che gli ha fatto perdere tempo prezioso.
Tre i portacolori del sodalizio vittoriese che non sono riusciti a portare a termine la manifestazione; il grintoso e veloce Leonardo Cesaro, con Alessandro Gaio a dettare il ritmo sul sedile di destra della Fiat Uno Turbo I.E., dopo aver fatto segnare il secondo tempo di A7/E7 è stato costretto alla resa per la rottura del cambio.
Stessa sorte è toccata anche a Mattia Chiesura e Stefano Lovisa che, fino al momento del ritiro avvenuto durante il trasferimento verso l'ultima speciale di giornata, sono stati dominatori incontrastati della A6/E6 con la loro Honda Civic EK4.
Problemi elettrici hanno, invece, arrestato la Ford Fiesta R2B di Marco e Sara Chiesura i quali hanno alzato bandiera bianca dopo pochi chilometri dallo start. Debutto rimandato per il diciottenne Marco Zanin che, a causa della quarantena preventiva a cui è stato sottoposto, non ha potuto partecipare.