Lo scorso fine settimana è ufficialmente partito il Campionato Italiano Velocità Montagna della scuderia Vimotorsport; il sodalizio trevigiano si è presentato al via della massima serie tricolore con cinque portacolori che hanno affrontato con destrezza i poco più di cinque chilometri del tracciato della
sessantunesima edizione della Alghero - Scala Piccada. Dalla splendida Sardegna è felicemente rientrato nella sua Trento da vincitore della E2 - SS e della classe 3000 il combattivo Diego Degasperi che, risolti i problemi di elettronica accusati nel corso delle prove e nonostante abbia dovuto alzare il piede in Gara 2 per l'esposizione delle bandiere gialle in seguito al testacoda del concorrente che lo precedeva, è riuscito a portare l'Osella FA30 GEA in vetta alle due classifiche, ma soprattutto sul terzo gradino del podio assoluto grazie alla bella rimonta messa in atto nella seconda salita. Buona la performance del campione italiano in carica del gruppo CN Alberto Scarafone.
Il laziale, al volante dell'ottimamente preparata Osella PA21, ha sfoderato una brillante prestazione che lo ha portato al secondo posto di categoria e nella classe 2000. Apparso in difficoltà sul tracciato bagnato dell'Isola dei Quattro Mori per la mancanza di pneumatici adatti, Matteo Moratelli ha portato in gara per la prima volta la Ferrari 408 Challenge.
Senza prendere inutili rischi che potevano compromettere pesantemente la sua partecipazione, il trentino ha condotto la rossa di Maranello fino alla quarta piazza di SuperCup. Difficile trasferta sarda per il tenace Achille Lombardi che, al debutto con l'Osella PA21 in versione turbo da 2 litri, dopo i problemi elettrici riscontrati durante le prove e l'eccellente secondo posto assoluto e primo di ES - SC ottenuto in Gara 1, è stato stoppato nella seconda ascesa da un testacoda quando mancava poco alla bandiera a scacchi.
Bandiera bianca alzata anche per il campione europeo Christian Merli che, alle prese con i test per ottimizzare l'Osella PA21 4C di gruppo E2 - SC 2000, è stato tradito da un problema al turbo che non è stato possibile risolvere al paddock dopo la prima manche di gara.